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San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo; che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli; e tu, o Principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. AMEN. Clicca su S.Michele A .>>> e vai alla Cappella virtuale Reginamundi.info

mercoledì 1 gennaio 2014

Giorgio Gaberscik ...Giorgio Gaber.

« La libertà non è star sopra un albero, / non è neanche avere un'opinione, / la libertà non è uno spazio libero, / libertà è partecipazione. »
(Giorgio Gaber, La libertà)


Biografia di Giorgio Gaber a cura di Massimo Bernardini



Giorgio Gaber - Il sogno di Gesù


Il sogno di Gesù di Gaber - Luporini (libertà obbligatoria - 1976) 

MONOLOGO
Quando si è un po' filosofi non si sogna mai a caso.
Ero una specie di Diogene... con una lampada in mano. In un posto che poteva essere Roma. Cercavo l'uomo in questo sgretolamento...
Sento cantare da lontano... Sarà Claudio Villa. Si avvicina... Non era Claudio Villa... più moderno. Era Gesù! Cristo!
Bello, luminoso, stupendo, capelli lunghi, un filino di neon intorno... che fa: bzzzz... L'avrei baciato. No, gli porta male.
"Maestro, qui è un disastro, manca lo spirito! Guardi, guardi, lei che se ne intende".
"Figliolo, non avete capito niente!" credevo fosse più gentile, "Non è una problema di spirito. Il segreto... sta nel corpo".
Com'è semplice, lapidario... sempre stato. Si capisce tutto, altro che Hegel!
"Sì, maestro, d'accordo, via lo spirito..." Toh, Hegel! "Ma anche come corpo qui... catastrofe! L'ha letto l'IO DIVISO... catastrofe".
"E io, ai miei tempi, cosa credi abbia trovato? La decadenza, lo sfasciamento... io me ne intendo di sfaceli. (canta) Oh, oh Roma!"
Spiritoso Gesù, sempre col dito alzato. Ho capito da chi ha preso Montini!
"Ascolta Gesù, non riesco a farti capire, forse sei un po'... insomma, sono passati un po' di anni. E poi tu non hai mai capito un granché di storia. Non te ne fare una croce. Sì, insomma, anche noi si tenderebbe all'interezza del corpo. Solo che le nostre condizioni storico-politiche... va be', e arabo per te... insomma l'educazione, la repressione...".
Mi interrompe:
"Ti capisco, ti capisco figliolo. Anch'io ci ho avuto un padre autoritario. Mia mamma mi lasciava far tutto... e mi sono sganciato. Mi sono occupato dell'uomo, mica astrazioni, e ho fatto tutto un lavoro sul corpo... Guarda qui!" (fa vedere le mani)
"La Madonna! Cioè, Gesù, fatti vedere!... Non nel senso... voglio dire, fatti capire. Tu non sei famoso per il corpo, sei famoso... insomma... sei un po' evanescente".
"Ma che evanescente! Sono corporeo... io. Non ci ho niente di divino. Non mi ha mai sfiorato neanche l'idea. Io vivo".
"Ma questo rovescia tutto!"
"Era ora! Io vivo, parlo anche poco, non è vero quello che dicono. Faccio delle cose... semplici... come respirare... un'energia naturale dentro di me, mica fuori. Quella ce l'ha il mio babbo, dicono. Non ho mai parlato di anime, io. Ho fisicizzato tutto. Basta guardare come mi muovo: sono l'unico che sa camminare in un prato".
Oh mamma, come si muove bene! È tutto corpo. Bello, bello senz'anima... come noi.
"Eh no. Voi siete brutti, stupidi, ideologici, mentali. Voi, anche quando parlate di corpo, siete testacchioni, distaccati. Aandate sempre di testa. Andate di corpo!".
"Sì, sì, ma ci siamo mossi. Credi che non ce l'abbiamo il problema di fisicizzare?".
"Le ho sentite, le ho sentite le tue storielle: magiare un'idea..." e ride.
"Cosa ridi?" E lui ride ancora.
"E io cosa volevo dire con la comunione? L'idea... che ti entra nel corpo. Non avete capito un'ostia! Le ho dette duemila anni fa, quelle stupidate lì. E quell'altra: chiedo scusa se parlo di mia mamma... Ho sempre parlato... di pane, io... di roba semplice. Mica teologia. È che dopo non li agguanti più. Ti credono troppo, ti capiscono male. La colpa è di quei matti che, con la scusa del mio nome, vanno, vanno, vanno, di testa fanatici, scalmanati, ne fanno di tutti i colori in giro per il mondo". E canta: "Il delirio!"
Però, che orecchio! "Sì, sì, ma anche tu sei sicuro che... un po' di ideologia... no?... Quando hai detto a San Pietro... di mettere... sì... la pietra?..."
"Eh sì, lì ho fatto una cazzata! È per mio padre, sai. Non ci ha mai avuto una casa. Però bella, eh?... solida. Un chiesone che non finisce mai. Perché se uno fa le cazzate, perlomeno che le faccia bene! Se penso a voi... mi fate pena. Ogni sei mesi... una chiesettina... Poi crolla... un'altra chiesettina... un'altra... Non vi dura niente la roba!".
"Certo, perché crediamo nel movimento, noi!".
"E allora, perché fate le chiesine?".
"Già. E come si fa a non farle? Me lo dica maestro".
"Figliolo, cerca di sognarti Marx. Mi dispiace, io ci ho il mio specifico ". E sta per andarsene... " Oh, oh, Roma!"
"No, no! Un momento, maestro! Qui l'uomo muore!".
"E be'? Che c'è di male. Tanto risorge, no? La resurrezione del corpo... Semplice!... Buona Pasqua!"


Giorgio Gaber - Il tutto è falso

Il tutto è falso testo  (www.giorgiogaber.org)




io non mi sento Italiano - gaber


Giorgio Gaber - IO SE FOSSI DIO (testo)

Per qualche giorno, dopo la morte di Gaber, la televisione lo ha descritto nel modo più "angelico" possibile, i politici hanno tutti ricordato "quanto era bravo", le radio hanno trasmesso le sue canzoni più comiche e divertenti. Chissà perché hanno tutti dimenticato di trasmettere e di parlare di questa canzone che è stata sempre proibita dalla radio e dalla televisione italiana: anzi, era considerata così pericolosa che nessun discografico ha voluto pubblicarla! Gaber l'ha perciò prodotta in proprio e il disco ha per questo avuto un sistema di vendita molto particolare (non si trovava normalmente nei negozi ma circolava quasi "clandestinamente"). Perché la canzone è così terribile? Perché in anni in cui il terrorismo delle Brigate Rosse rapisce, uccide e commette crimini (solo nel 1978 era stato assassinato Aldo Moro, il Presidente della Democrazia Cristiana), Gaber dice che "a dio i martiri non gli hanno fatto mai cambiare giudizio": quindi, anche se non è giusto sparare e uccidere lui lancia un'invettiva feroce contro quelle stesse persone e parti politiche che spesso sono vittime del terrorismo 


1 commento:

  1. Da Jimy
    A volte non ci si rende conto di quanto sia pericolosa una strada quando è bagnata finché non si sbanda e si finisce fuori carreggiata.
    Ci sono i segnali, ma la nostra attenzione è distratta da cose che in quel momento non contano veramente.
    Oggi mi è arrivato questo scritto e lo giro a tutti se non altro per avere una sorta di visione un po' meno umana, mondana, diciamo così, di deterrminate questioni che possono arrivare ad essere di primaria importanza.
    L'ho detto altre volte e lo ripeto ancora, solo perché mi è stato chiesto, la verità è scomoda, pericolosa per chi cerca il potere terreno, materiale; si è fatto e si farà di tutto per tenerla nascosta, per annientarla.
    Ma è stato e sarà sempre inutile perché la verità non appartiene all'uomo.
    Nel mondo ci sono una gran quantità di idee "nuove", di filosofie che pretendono di portare in se la verità, si vendono migliaia libri che vogliono descrivere questa verità, vogliono renderla adatta alle nostre necessità, alle nostre aspettative, è facilissimo trovarli in qualsiasi libreria, te li tirano dietro....
    Poi però ci si accorge che sono delle mere imbecillità, specchi per le allodole, l'esca che permette a qualcuno di cibarsi della nostra ingenuità, alimentata dalla nostra piccola sete di potere e notorietà, ed arricchirsi alle nostre spalle segnate dalle frustate - non dico certo così a caso, ma solo perché in passato mi ci sono tuffato io stesso dentro, quasi completamente, per tentare di carpire quel segreto che tanto appare allettante alla nostra mente, ma per grazia ne sono uscito in tempo come molti sanno - che non portano da nessuna parte se non ad un possibile sfascio della propria integrità fisica e mentale e dell'integrità del mondo che ci circonda, degli affetti e di quanto conta veramente nella nostra vita.
    E' comunque una strada che fa sempre parte della ricerca primaria dell'uomo, la ricerca della felicità, dell'amore. Solo che è la strada sbagliata.
    Si deve guardare i frutti, no?
    Bisogna aprire un po' di più gli occhi e si riesce a vedere ciò che realmente accade intorno a noi.
    Non le sfavillanti invenzioni, non i giochetti di prestigio, non occorre mica una laurea....
    Ci sono poi i libri che contano che non sono rintracciabili così facilmente, bisogna andare a cercarli, spesso dietro consiglio di chi ne ha già fatto esperienza.
    C'è testimonianza viva, di vita, ci sono certezze non speculazioni.
    Ma ognuno è libero di essere e fare ciò che il proprio cuore gli suggerisce.
    Miriana una volta ha detto:nessuno, poi, potrà dire di non essere stato avvisato.
    Oggi è così in voga lo slogan "meglio prevenire che curare".
    Bellissimo e giustissimo, anche perché può succedere, arrivati al livello del curare, che ci si accorge con rammarico che ormai è troppo tardi...
    Speriamo sempre in bene.
    Buona giornata a tutti.
    Un abbraccio. Jimy

    PS:non è mia intenzione offendere nessuno, questo è un mio pensiero, come ho detto ognuno è libero di pensarla come vuole. Però in coscienza ho preferito far così.

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