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martedì 10 dicembre 2013

Il Diavolo pure nel presepe !!!

... Il Male...nel  Presepio napoletano

Il Diavolo (Giuseppe Ercolano)
(sotto mentite spoglie) da il  
presepenapoletano.it
"Ho sentito dire che una statuina del presepe rappresenta il demonio sotto mentite spoglie. Mi sembra di ricordare (ma non sono sicuro) che sia il panettiere. Potete chiarirmi? Vorrei infatti evitare di mettere sul presepe tale simbologia. Grazie".

Sì, è vero. Il diavolo, secondo la tradizionale credenza, si aggira tra gli uomini ovviamente camuffandosi e prendendo le più svariate sembianze. Ed è anche ovvio, dal momento che non potrebbe altrimenti sedurre gli uomini. Nel presepe popolare napoletano esso si cela sotto la forma dell'oste, la cui bettola è piena di gente che pensa a rimpinzarsi, senza preoccuparsi del grande evento che a pochi passi si sta compiendo in una grotta, la nascita del Redentore. Nella tradizione della sua città può essere anche il panettiere, che offre il pane materiale per fare dimenticare la necessità del nutrimento spirituale. Tutti e due, comunque, sia l'oste, sia il panettiere, lavorano accanto ad un forno, da cui si sprigionano le fiamme, simbolo del fuoco infero.
Tuttavia, non le consiglierei, signor Giovanni, di mettere queste figure al bando dal suo presepe; la simbologia è qualcosa di radicato nel profondo e, se la tradizione ha voluto raffigurare sul presepe anche il diavolo che sotto mentite spoglie si aggira tra gli uomini, c'è un motivo ben preciso. La rinvierei al mio libro, "Il sogno di Benino", ma questo volume (del 1989) è esaurito e ancora non mi è stato possibile ripubblicarlo. Purtroppo, lei leggerà questa risposta in ritardo per il presepe del Natale 2005, ma, se avrà pazienza di attendere e costanza nel seguirci ancora, in un prossimo articolo le dirò anche perché quella figura sul presepe è davvero significativa, per non dire indispensabile.

www.arteferrigno.it
Come non c'è angelo senza diavolo (addirittura i diavoli sono angeli decaduti per la religione cattolica) così nel presepe oltre agli angeli che volano sulla grotta, ci sono anche i diavoli. L'armonia nasce dall'equilibrio di due opposti principi. E dopo le discese e le grotte indispensabile è il fiume con la sua acqua.
In quest'acqua le lavandaie laveranno i loro panni. 

DA
www.arteferrigno.it/la-storia-del-presepe.aspx

Il Male unapennaspuntata.wordpress.com



L’osteria, notoriamente, è quella che rifiuta asilo alla Madonna: l’oste non si muove a compassione neppure di fronte a una donna affaticata e incinta. A seconda dei casi, l’osteria può avere connotazioni più o meno pesantemente negative, fermo restando che non dovrebbe essere mai, e dico MAI, l’allegra locanda in cui si svolgono pittoresche scene di vita quotidiana.

La locanda dovrebbe essere sempre un elemento negativo: ad esempio può essere inserita sullo sfondo, con le porte sprangate – segno di chi ha rifiutato (l’alloggio a) Cristo. In alternativa, può essere una vera e propria ambientazione a sé stante attorno alla quale gravitano personaggi… poco raccomandabili: la prostituta (ce l’ho), l’avvinazzato (ce l’ho), la coppia dissoluta (mi manca). Talvolta – e soprattutto nei presepi napoletani – capita di vedere addirittura il diavolo seduto a tavola con i commensali: e d’altro canto – ahò! – il diavolo è una presenza tangibile e concreta, nel Vecchio Testamento e nei Vangeli. Perché ignorarlo?

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