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San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo; che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli; e tu, o Principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. AMEN. Clicca su S.Michele A .>>> e vai alla Cappella virtuale Reginamundi.info

mercoledì 6 dicembre 2017

Non ci hanno detto❗️

John Lennon: ci hanno fatto credere

di figlia dei fiori

Ci hanno fatto credere che l’amore, quello vero, si trova una volta sola, e in generale prima dei trent’anni.

Non ci hanno detto che l’amore non è azionato in qualche maniera e nemmeno arriva ad un’ora precisa.

~ John Lennon

...

martedì 28 novembre 2017

Inferno

Grazie per la visita ed i commenti
                  Le porte della Terra di Mezzo:

Per ogni vita umana innocente

Per ogni vita umana innocente
che viene spenta......

La realtà dell'Inferno

(Miki De Gootaboom)
Di don Leonardo Maria Pompei
Cosa sia davvero l’Inferno non possiamo nemmeno lontanamente immaginarlo.Tutta la tribolazione e l’angoscia, il fuoco, il gelo, le acque che sommergono, la fame, la sete, le ferite, la morte, le piaghe non sono altro che un mimino saggio dell’eterno supplizio che divora i dannati. Sono in molti in questi nostri sciagurati tempi “post-moderni” a non credere all’esistenza dell’Inferno o ad immaginarne la totale assenza in esso di anime umane (solo i demoni starebbero in questo “luogo” di perdizione), oppure ridurlo ad una sorta di nuovo limbo dopo essersi troppo frettolosamente sbarazzati di quello tradizionale (facendo coincidere l’Inferno con il semplice stato di privazione della visione beatifica, che è esattamente ciò che caratterizza la condizione di chi muore privo della grazia santificante ma senza colpe proprie e attuali).
Tutto ciò, peraltro, anzitutto in barba ai chiarissimi, espliciti (oltre che simbolici), crudi e reiterati riferimenti all’inferno a cui Gesù in persona non mancò più volte -come vedremo- di ricorrere, per ammonire circa l’esistenza di esso e la reale possibilità (non certo voluta da Dio, ma possibile a causa della protervia degli uomini) di un’eterna dannazione. A dispetto, inoltre, di tutti gli altri dati del Nuovo e anche dell’Antico Testamento che, senza alcun margine di dubbio, parlano (anche questo lo vedremo) dell’esistenza dell’Inferno come realtà purtroppo “abitata” da chi vi precipita rifiutando la salvezza.
Contraddicendo, infine, la più antica tradizione della Chiesa nonché il Magistero ufficiale della Chiesa che ha definito come dogma di fede l’esistenza dell’inferno come luogo destinato a chi “muore in stato di peccato mortale” (Denz 1002, 1306) senza essersi pentito.
L’obiezione più comune contro l’esistenza stessa dell’Inferno oppure a sostegno di un suo fantasioso “essere vuoto” (dato contraddetto dalle parole esplicite di Gesù, sia quelle sul giudizio universale - Mt 25,41 - sia quelle sul ricco cattivo e il povero Lazzaro - Lc 16,23) verte su un’errata comprensione della Divina Misericordia. Dio, che è buono, non potrebbe tollerare che un pover’uomo, peraltro spesso ignaro dell’esistenza reale dell’inferno, possa precipitare in uno stato di eterno tormento senza possibilità di redenzione alcuna. Questa obiezione rivela la propria molteplice speciosità alla luce di poche ed elementari considerazioni.
- Anzitutto il fatto che la misericordia divina raggiunge solo chi riconosce il peccato come tale, se ne pente sinceramente (col proposito di mai più commetterlo) e ne chiede umilmente perdono a Colui che, per ottenere la remissione dei peccati, ha subito la Passione e la Morte di croce.
- Secondo, l’esistenza della Divina Giustizia a fianco della Divina Misericordia. Divina Giustizia che esige che chi, liberamente e volontariamente, si è chiuso ostinatamente nel rifiuto della salvezza, consegnando la sua anima nelle mani di satana fino alla morte (che lo trova esattamente in questo stato), abbia ciò che liberamente ha scelto: la separazione da Dio e la soggezione a colui a cui, peccando, ha dato - volente o nolente - culto e gloria per tutta la sua vita terrena. E che è molto cattivo.
- Terzo, non si può dire di essere del tutto ignoranti (e, ancor più raramente, incolpevolmente ignoranti) dell’esistenza dell’inferno, quando, solo per fare un banale esempio, un’opera quale la Divina Commedia di Dante Alighieri è universalmente conosciuta in tutto il mondo ed è più che noto che il “materiale dottrinale” da cui il Vate ha attinto per tale capolavoro non è altro che la rivelazione e la tradizione della Chiesa. Dinanzi ad una tale informazione è dovere assai grave della persona vagliare e verificare bene, informarsi e confrontarsi, riflettere e ponderare, trattandosi di cosa gravissima e destinata ad incidere non per qualche tempo o su qualche vita, ma per tutta l’eternità e, potenzialmente, su ogni vita che rifiuti di accogliere la salvezza operata da Dio. 
L’inferno non è dunque affatto la negazione della Divina Misericordia, ma l’affermazione della libertà dell’uomo e del rispetto che dinanzi ad essa ha Dio stesso, con tutte le responsabilità che un suo esercizio sbagliato comporta, il quale è da Dio rispettato ma mai né benedetto, né approvato. Altrimenti non avrebbe rivelato i dieci comandamenti e non ci avrebbe donato la Santa Madre Chiesa incaricata, tra le alte cose, di predicare la verità non solo nelle materie di fede ma anche in ciò che attiene ai costumi e questo semplicemente per consentire alle persone di scampare dal pericolo della dannazione e raggiungere la “meta della nostra fede, cioè la salvezza delle anime” (1Pt 1,9).
Nell’insegnamento di san Tommaso d’Aquino, perfettamente radicato nella dottrina tradizionale della Chiesa, le pene dell’inferno - che sono eterne come eterno è l’inferno medesimo - sono di una duplice natura: la pena del danno(consistente nell’eterna privazione della visione beatifica di Dio, che è il motivo principale per cui ogni anima è creata) e la pena del senso(cioè dei veri e propri tormenti, percepiti anche nello stato di anima separata, alcuni comuni a tutti i dannati altri “personali”, cioè dipendenti dal numero, la specie e la gravità dei peccati commessi in vita). Queste, secondo il Dottore Angelico, sulla base dei dati testuali offerti soprattutto dalla Sacra Scrittura sono le pene del senso comuni a tutti i dannati.
- Anzitutto la pena del fuoco eterno. Tale fuoco non è metaforico ma materiale (S. Th., q. 97, a. 5) e la sua reale esistenza e consistenza si fonda sui seguenti testi bibliciGer 17:4“Dovrai, perfino, ritirare la tua mano dalla tua eredità, quella che ti avevo dato, perché ti farò servire i tuoi nemici in un paese che non conosci. Un fuoco, infatti, avete acceso nell'ira mia che in eterno rimarrà acceso!”; Mt 18:8“Se la tua mano o il tuo piede ti è di scandalo, taglialo e gettalo via da te. E' meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno”; Mt 25:41: “Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: “Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!”; Giuda 1,7: “Così come Sodoma e Gomorra e le città circonvicine che, avendo prevaricato nello stesso modo e avendo seguito passionalmente una sessualità diversa da quella naturale, costituiscono un esempio ammonitore, soffrendo la pena del fuoco eterno”.
- Insieme al fuoco (reale, ed al tempo stesso simbolo di tutti i tormenti) ci sarà un violentissimo freddo, ed i dannati “passeranno da un violentissimo calore ad un violentissimo freddo senza provarne alcun refrigerio” (S. Th., q. 97, a. 1, ad 3). I testi sul gelo (“stridore di denti”) sono i seguentiMt 8,12; Mt 13,42; Mt 13,50; Mt22,13; Mt 24,51; Mt 25,30 (i testi sono riportati più in basso).
- Ci sarà poi la pena del verme che non muore, che si identifica col rimorso di coscienza. La metafora del verme serve ad indicare che il rimorso nasce, come i vermi, dalla putredine del peccato e tormenta l’anima, come fa il verme col suo morso (S. Th., q. 97, a. 2). Testi bibliciMc 9:48“[…] nella Geenna, dove il loro verme non muore ed il fuoco non si estingue”Is 66,24“Uscendo vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di Me; poiché il loro verme non morirà, il loro fuoco non si spegnerà e saranno un abominio per tutti”Gdt 16,17“Guai alle genti che insorgono contro il mio popolo: il Signore onnipotente li punirà nel giorno del giudizio, immettendo fuoco e vermi nelle loro carni e piangeranno nel tormento per sempre”Sir 7,17“Umilia profondamente la tua anima, perché castigo dell’empio sono fuoco e vermi”I dannati avranno in eterno il rimorso di quello che hanno fatto e la coscienza che sarebbe stato perfettamente evitabile se solo avessero agito diversamente e accolto la Divina Misericordia.
- Poi ci sarà il pianto, cioè l’afflizione interiore profondissima, identificabile con la disperazione (S. Th., q. 97, a. 3). Anche essa è provata dai seguenti testi bibliciMt 8,12: “[…] mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre esteriori; là sarà pianto e stridore di denti”. Mt 13,42: “[…] perché li gettino nella fornace ardente. Là sarà pianto e stridore di denti”. Mt 13,50: “[…] e li getteranno nella fornace ardente. Là sarà pianto e stridore di denti”. Mt 22:13“Allora il re disse ai suoi servitori: «Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre esteriori: là sarà pianto e stridore di denti”. Mt 24:51: “[…] e lo farà a pezzi, facendogli toccare la stessa sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti”. Mt 25:30: “[…] e il servo infingardo, gettatelo nelle tenebre esteriori; là sarà pianto e stridore di denti”.
- Infine ci saranno le tenebre o oscurità, in modo che ci sarà un buio insopportabile, ma in cui, purtroppo, si vedranno in una certa penombra solo le cose capaci di affliggere il cuore (tra cui la bruttezza dei demoni); e ciò per disposizione divina. Testi bibliciMt 22,13: “Allora il re disse ai suoi servitori: «Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre esteriori: là sarà pianto e stridore di denti»”. Mt 25,30: “E il servo infingardo, gettatelo nelle tenebre esteriori; là sarà pianto e stridore di denti”. Mt 8,12: “[…] mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre esteriori; là sarà pianto e stridore di denti”. Pt 2,17: “Costoro sono sorgenti senz'acqua, nubi in preda al vento della tempesta: è riservato loro il buio delle tenebre”. Giuda 1,13: “[…] onde selvagge del mare che spruzzano la schiuma della loro vergogna, stelle erranti alle quali è riservato il buio delle tenebre eterne!” Tb 14,10: “Vedi, figlio, quanto fece Nadab a Achikar, suo padre adottivo; non l'ha fatto scendere vivo sotto terra? Ma Dio ripiegò l'infamia in faccia al colpevole: Achikar ritornò alla luce, mentre Nadab entrò nelle tenebre eterne per aver tentato di far morire Achikar”.
santi hanno sempre raccomandato di meditare con estrema attenzione queste terribili ma salutari verità. Non pensarci o farsene beffa non fa altro che male a noi e bene a quegli esseri inqualificabili che esistono solo per portare altri esseri intelligenti nella loro meritata condanna. La Rivelazione non è stata data da Dio per scherzo. E nostro Signore Gesù Cristo ha sofferto Lui stesso le pene dell’inferno non perché non avesse altro di meglio da fare, ma per risparmiarle a noi. A condizione che accogliamo la sua salvezza e abbandoniamo per sempre il peccato mortale, che dell’inferno rappresenta la porta di ingresso che solo il pentimento sigillato dal Sangue di Gesù può chiudere.
Tratto dal blog di don Leonardo Maria Pompei DominaMeaetMaterMea

martedì 15 agosto 2017

Non si sa mai❗️ 🙃🌈✨⚡️☀️

 Bufala...ma non si sa mai!


www.romena.it

Non si sa mai❗️ 🙃🌈✨⚡️☀️

...siamo tutti ricchi!!!!

Generalmente non invio messaggi di questo genere, ma questo mi è arrivato da un'ottima amica, avvocato, e mi sembra che sia un'opportunità interessante.

Lei dice che funzionerà, e FUNZIONA!!! Dopotutto, non c'è niente da perdere!


Ecco qui quello che dice: Sono avvocato, e conosco la legge.
Questo, E' reale. Non sbagliatevi. AOL e Intel manterranno le loro promesse per
paura di essere trascinate in tribunale e dover far fronte a una causa di
milioni e milioni di dollari. Come quella della Pepsi Cola contro la General
Electric , non molto tempo fa.

Cari amici, per favore, NON prendete questo messaggio per un
bidone. Bill Gates STA condividendo la sua fortuna. Se lo ignorate, potreste
rimpiangerlo più tardi. Windows rimane il programma più diffuso ed utilizzato
nel mondo. Microsoft e AOL sperimentano inviando questo test via messaggio
elettronico (e-mail Beta Test).
Quando inviate questo messaggio elettronico (e-mail) ai vostri amici, Microsoft può rintracciarvi (se siete un utilizzatore di Microsoft Windows) per 2 settimane.

Ad ogni persona che invierà questo messaggio, Microsoft pagherà
245 euro. Per ogni persona a cui avete inviato questo messaggio e che lo invierà ad altre persone, Microsoft vi pagherà
243 euro. Per la terza persona che lo riceverà, Microsoft vi pagherà 241 euro.
Fra due settimane, Microsoft vi contatterà per la Conferma del vostro Indirizzo
Postale e vi invierà un assegno.

(Sinceramente, Charles Bailey, General Manager Field).

Pensavo che questo fosse un imbroglio, o uno scherzo, ma 2 settimane dopo aver ricevuto questo messaggio e averlo riinviato, Microsoft mi ha contattato per conoscere il mio indirizzo postale e mi hanno inviato un assegno di 24.800 euro.
Dovete rispondere prima che questa prova sia terminata; se qualcuno ha i mezzi per fare quest'operazione, è Bill Gates. Per lui,c'è un ritorno commerciale.

Se questo vi soddisfa, inviate questo messaggio a più persone possibile. Dovreste ricevere almeno 10.000 euro. Non li aiuteremmo, inviando questo messaggio, se non ce ne venisse un qualche cosina anche a noi. La zia di
un mio caro amico, che lavora per Intel, ha appena ricevuto un assegno di 4543
euro, semplicemente inviando questo messaggio. Come ho detto prima, conosco la legge, e c'è del vero, Intel e AOL sono in negoziato per una fusione, con la quale diventerebbero la compagnia più importante del mondo nel settore, e per essere sicuri di rimanere il programma più diffuso e utilizzato in in assoluto, Intel e AOL sperimentano con questa prova.

E vero....ho ricevuto 34.540 euro... stomaleeeeeeeeeeeee.....
figataaaaaaaaaa... 🙃😃🙃