Pensavo agli orchi.
D'accordo, quelli di Tolkien, del Signore degli Anelli e dello Hobbit non esistono veramente. Anche se sono convinto che siano, in una certa maniera, memoria razziale: ricordi tramandati di ere lontane, di mondi più feroci. Il loro archetipo è così potente che è intessuto nelle leggende che ci fanno uomini. Pensavo a loro e mi domandavo: ma un orco può scegliere di essere buono? Quelli della Terra di Mezzo sono, secondo la mitologia tolkeniana, elfi catturati da Melkor, figura di Lucifero, e plasmati fino ad ottenere esseri abbietti, deformi nel corpo e dello spirito, assoggettati al signore oscuro che tuttavia odiano nel profondo del loro cuore. Se però gli elfi possono essere anche malvagi e crudeli, come la saga del Silmarillion ci insegna, perché orchi e goblin non potrebbero a loro volta tornare al bene? Rinunciare alla malvagità, volgersi alla bontà?
Ma nella crudele terra di Mordor chi è debole, chi ha moti di bontà, chi si discosta dalla terribile efficienza guerriera ha vita breve. Imprigionato, torturato, ucciso; il popolo degli orchi è forgiato secondo i duri criteri del Potere, per i suoi scopi. Non basta l'inclinazione al bene, ci deve essere anche un luogo, un tempo per esprimerla. Una possibilità; una libertà. E l'idea stessa della verità, del fatto che sia possibile non essere egoisti ma misericordiosi, che si possa amare senza possedere.
Sono cose difficili da imparare se nessuno te le insegna; se non le vedi. Se non c'è qualcuno, qualcuno di diverso, a mostrartelo.
In una terra dove il Potere cerca di modellarti per i suoi fini, prova in tutti i modi a renderti solo, a instillarti l'egoismo, la crudeltà, com'è possibile?
Come si fa, dove il male cerca di creare la sua terra degli orchi? |
« Vi sono due errori, uguali e opposti, nei quali la nostra razza può cadere nei riguardi dei Diavoli. Uno è quello di non credere alla loro esistenza. L'altro, di credervi, e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano. I Diavoli sono contenti d'ambedue gli errori e salutano con la stessa gioia il materialista e il mago. » (C.S. Lewis, Le lettere di Berlicche, pag. 3. NB: Berlicche [ber-lìc-che] o berloc s.m. pop. Diavolo. Di Malacoda si sa che è un diavolo inventato da Dante.
giovedì 9 gennaio 2014
Orchi ...
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