«Inferno» ...
L’ultimo Dan Brown? |
I fiorentini descritti nel predestinato bestseller fanno colazione con olive al forno e lampredotto
E’ ben noto come Gesù Cristo, minacciando il castigo per gli empi, fa riferimento a una certa “Geenna”, della quale si sente raramente trattare. E invece, come ogni parola del divino Maestro, essa merita una grande attenzione, perché il tema tocca la questione della salvezza o della dannazione eterna.
Sappiamo che si riferisce all’inferno. Ma perché usa proprio quell’espressione? Che vuol dire? Che significato ha? Non si tratta, come vedremo, di semplice significato di parole, ma di una profonda ed interessante questione teologica.
Questa “Geenna” o “Gehenna”, infatti, termine presente nelle traduzioni italiane del Vangelo, è “trascrizione latina della parola greca che, a sua volta, non è se non la ellenizzazione dell’aramaico ge hinnòm, valle di Hinnom”. Si tratta di una valle a sud-est di Gerusalemme, dove ai tempi di Cristo si bruciavano i rifiuti, oggi diremmo un inceneritoio, come ne vediamo ormai tanti soprattutto nei pressi della grandi città.
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